Trekking in Lombardia – Ponte Tibetano
La Valtellina oltre ad essere una delle valli principali della Lombardia, situata nel cuore delle Alpi al confine con la Svizzera, circondata dalla catena retica e da quella orobica, è costellata da numerose affascinanti valli laterali. Una di queste è senza dubbio la val Tartano, divenuta ulterormente famosa negli ultimi anni a seguito della costruzione del ponte Tibetano (Ponte nel Cielo).
Lasciata l’automobile in località Campo Tartano, il nostro trekking in Lombardia inizia proprio con l’attraversamento di questa passerella lunga 234 metri e sospesa ad oltre 140 mt di altezza dal suolo che ne fa il ponte a struttura tibetana senza funi tiranti stabilizzanti laterali più alto d’Europa.
Si rimane senza fiato nell’ammirare il panorama spettacolare che si presenta davanti agli occhi durante l’attraversamento del Ponte. La vista si allunga lungo buona parte della Valtellina fino allo spicchio settentrionale del Lago di Como. Sul lato opposto possiamo ammirare l’incatevole laghetto artificiale creatosi grazie allo sbarramento della diga di Colombera.


Il sentiero dei ponti
Una volta attraversato il ponte inizia il nostro trekking che ci porterà ad attraversare altri ponti minori lungo un tracciato affascinante. Il primo pezzo risulta il più impegnativo. Il percorso si inerpica all’interno del fitto e rigoglioso bosco dove si oltrepassa il primo ponticello (Punt d’il Pelandi), per poi ridiscendere sino al ponte Corna da cui si può ammirare il torrente Tartano.


Risalendo lungo il sentiero giungiamo al ponte di Vicima, probabilmente il più suggestivo. Ricoperto da una prato all’inglese simile a moquette termina con l’ingresso in una galleria scavata nella roccia.

Continuando lungo la mulattiera e prima di tornare in località Campo Tartano si attraversa il quinto e ultimo ponte denominato Punt de la Pisaferia.
L’intero pecorso che non presenta particolari difficoltà se non una minima preparazione fisica, dura circa h. 2.30 – 3.00. Unica avvertenza è che lungo il percorso non vi sono punti di ristoro né rifugi.
Una valle ricca di ponti ed ovviamente d’acqua caratterizzata da un verde intenso grazie ad una vegetazione rigogliosa.